Immagine articolo di blog Come gestire una pagina Facebook aziendale senza sbagliare

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Come gestire e pubblicizzare una pagina Facebook aziendale?

È arrivato il momento di sfatare il mito del Social Media Marketing, inteso come disciplina a sé stante e come panacea di tutti i mali.

Attenzione! Se ti aspetti un articolo dove si parla dell'importanza del "promuoversi" online, e in particolar modo sui social networks, mi dispiace ma deluderò le tue aspettative.

In questo articolo ti spiego in maniera semplice e senza filtri come dovrai gestire e pubblicizzare correttamente e professionalmente la tua pagina Facebook aziendale.

Voglio concentrarmi, e vorrei che anche tu lo facessi, su come i singoli strumenti utilizzabili sul web siano completamente inutili in assenza di determinate caratteristiche aziendali, e in assenza di un’attenta analisi di mercato a monte di qualsiasi scelta aziendale.

Non mi stancherò mai di ripeterlo, un’attenta analisi è necessaria prima di ogni azione di Marketing, ed è fondamentale per ottimizzare al meglio strumenti e spese pubblicitarie.

Un’attenta analisi permette di capire:

  1. Se esiste mercato per la tua idea di business;
  2. Qual è il processo di acquisto del tuo target;
  3. Se esiste e come si muove la tua concorrenza.

Ma soprattutto:

  1. Come i tuoi potenziali clienti ti scoprono;
  2. Dove reperiscono le informazioni relative al tuo servizio/prodotto;
  3. Di quante e quali informazioni hanno bisogno;
  4. Quali sono i fattori presi in considerazione in fase di acquisto (benefici, rischio, urgenza, fiducia, prezzo etc.).

Soltanto dopo aver analizzato e compreso i punti che ti ho appena descritto potrai impostare una strategia di Marketing, scegliere e settare gli strumenti, impostare la strategia comunicativa e iniziare a misurare i risultati.

Considerando che in questo processo, Facebook è solo uno strumento e nemmeno il più importante, come diamine viene in mente a certi elementi di considerarlo una strategia? Senza contare che non è nemmeno l’unico social network che viene utilizzato a questo mondo.

In questo articolo ti spiego in maniera semplice e senza filtri come dovrai gestire e pubblicizzare correttamente e professionalmente la tua pagina Facebook aziendale.

Voglio concentrarmi, e vorrei che anche tu lo facessi, su come i singoli strumenti utilizzabili sul web siano completamente inutili in assenza di determinate caratteristiche aziendali, e in assenza di un’attenta analisi di mercato a monte di qualsiasi scelta aziendale.

Non mi stancherò mai di ripeterlo, un’attenta analisi è necessaria prima di ogni azione di Marketing, ed è fondamentale per ottimizzare al meglio strumenti e spese pubblicitarie.

Un’attenta analisi permette di capire:

  1. Se esiste mercato per la tua idea di business;
  2. Qual è il processo di acquisto del tuo target;
  3. Se esiste e come si muove la tua concorrenza.

Ma soprattutto:

  1. Come i tuoi potenziali clienti ti scoprono;
  2. Dove reperiscono le informazioni relative al tuo servizio/prodotto;
  3. Di quante e quali informazioni hanno bisogno;
  4. Quali sono i fattori presi in considerazione in fase di acquisto (benefici, rischio, urgenza, fiducia, prezzo etc.).

Soltanto dopo aver analizzato e compreso i punti che ti ho appena descritto potrai impostare una strategia di Marketing, scegliere e settare gli strumenti, impostare la strategia comunicativa e iniziare a misurare i risultati.

Considerando che in questo processo, Facebook è solo uno strumento e nemmeno il più importante, come diamine viene in mente a certi elementi di considerarlo una strategia? Senza contare che non è nemmeno l’unico social network che viene utilizzato a questo mondo.

Il Social Media Marketing,
come lo intendono queste capre, NON ESISTE!

A questa gente piace solo definirsi “socialmedia cosi” prendere il cliente con due inglesismi buttati qua e là nel discorso, mettere un paio di Hashtag a casaccio, due frasi motivazionali scritte con font diversi, magari sull’immagine di un tramonto che fa sempre scena e farsi grandi ai suoi occhi dicendo che con la loro “strategia” sono arrivati un sacco di Like.

Ovviamente manco uno dei Like è di potenziali clienti, e a seguito del loro mirabolante intervento il fatturato è pari a prima! Magari pure più basso.

Non mi credi? Guarda cosa è successo alla Melegatti sotto Natale, con il faccione di Valerio Scanu stampato sul cartone del pandoro e le loro mille gaffe sul tema omosessualità.

Il discorso è che non puoi basare la tua promozione online esclusivamente sui social network, e chi ti propone una soluzione a pacchetto senza analisi alcuna e senza aver analizzato insieme a te il processo di acquisto dei tuoi clienti ti sta truffando.

“Allora ti faccio 10 post a settimana, ti metto qualche hastag, taggo qualche amico e qualche bella foto. Tutto viene 205,50 €, signo’ che faccio, lascio?”

In pratica, quello che voglio dire è che certa gente andrebbe “gentilmente” accompagnata alla porta, con un bel calcio in culo. Creare e gestire una pagina Facebook Aziendale è una questione molto seria!

Tu e la tua azienda vivete di vendite, NON di like su Facebook! Non è un concetto così difficile, no?

Ma andiamo avanti perché vorrei che ti sia chiaro una volta per tutte questo concetto.

Perdonami se sono duro nel linguaggio, ma credo che sia ora che le aziende inizino a fare Marketing come si deve, investendo coscientemente il proprio denaro, accompagnate da VERI professionisti, competenti e onesti.

Quello che ti serve è sapere come si gestisce prima e pubblicizza dopo una pagina Facebook. Avendo a mente strategie, tattiche e obiettivi che – nel caso -, una pagina Facebook Aziendale dovrebbe perseguire.

Uno degli obiettivi del Marketing è quello di farti VENDERE un prodotto o servizio, che valorizzi il cliente, e generare così profitto per te e la tua azienda.

Per elaborare una strategia di successo quindi, si DEVE partire dallo studio del percorso/processo di acquisto che i tuoi clienti compiono di solito. Fase questa che si affronta nell’analisi del Target.

Qual è il percorso/processo standard che ogni cliente segue prima di un acquisto sempre, sia ONLINE che OFFLINE?

Eccolo qui:

  1. Riconoscimento del bisogno o del problema (stimolo o scoperta);
  2. Ricerca delle informazioni (online e/o offline)
  3. Valutazione delle alternative (posizionamento di mercato)
  4. Acquisto (coinvolgimento)
  5. Comportamento post acquisto (soddisfatto o insoddisfatto)

Per impostare bene una strategia di Marketing bisogna necessariamente concentrarsi su tutte e 5 le fasi del processo di acquisto del tuo Target. È necessario capire se il tuo potenziale cliente viene a conoscenza della tua soluzione attraverso uno stimolo oppure attraverso una scoperta.

Nella scoperta il potenziale cliente viene a “contatto” con il tuo prodotto/servizio, perché lo ha visto alla tv, ha letto un annuncio su un giornale o sito internet, ne ha sentito parlare da qualcuno etc.

Nella fase di stimolo il potenziale cliente, a causa di una necessità, un bisogno oppure di una passione, AVVERTE consapevolmente l’esigenza di possedere, utilizzare un certo prodotto o servizio, oppure desidera maggiori informazioni.

Lo stimolo genera anche azioni che permettono al potenziale cliente di “avvicinarsi” a ciò che gli interessa e di conseguenza anche alla tua azienda, sempre se questa è organizzata per catalizzare certe attenzioni.

Un corretta analisi fornisce le risposte a queste due domande:

  1. Dove e come i miei potenziali clienti scoprono (SCOPERTA) e in seguito se ne interessano (STIMOLO)?
  2. I miei potenziali clienti acquistano il tuo prodotto o servizio per risolvere un problema (BISOGNO)?

Con queste risposte ti sarà più facile individuare gli strumenti giusti per ottimizzare la tua comunicazione.

Facendo questo tipo di ragionamento, Facebook – e i social network in generale – svolgono un ruolo completamente diverso da quello che i “socialmedia cosi” vogliono far credere.

Il Social Media Marketing,
è quindi solo parte di un processo molto più ampio!

Lo stimolo spinge il tuo potenziale cliente a informarsi su ciò che si appresta ad acquistare. I motivi per cui acquisiamo informazioni sono vari, e spaziano dalle caratteristiche personali di ognuno di noi, al tipo di prodotto o servizio stesso.

Giusto per farti un esempio, il tempo che dovrai dedicare all’acquisizione di informazioni se vuoi comprare una casa, è decisamente maggiore al tempo che dedicheresti nel comprare un’automobile. È chiaro dunque che il processo di acquisto di una casa è più lungo ed articolato rispetto a quello per l’acquisto di un’automobile.

Dunque chiediti: Dove i tuoi potenziali clienti acquisiscono le informazioni di cui necessitano?

Solo dopo questi primi passi avviene l’acquisto. L’analisi e le risposte alle relative domande, ti permettono di capire in quale fase della strategia è opportuno inserire uno strumento, come Facebook, e decidere quale budget dedicargli.

Gli strumenti vengono dopo e si scelgono solo in funzione dei ruoli che svolgono nella strategia.

È questo il semplice motivo per cui non ha senso parlare di strumenti validi in tutti i casi e per tutte le aziende.

I social network sono consigliati per: l’intercettazione di una parte dei potenziali clienti, per la gestione dei leads e per la customer care

E tieni sempre conto che ne esistono diversi e l’analisi del processo di acquisto ti aiuterà a comprendere quale di questi i tuoi potenziali clienti utilizzano maggiormente.

Un consiglio? Non conviene mai vendere direttamente su Facebook (se non in rarissimi casi che non rappresentano comunque una regola).

Gestire e promuovere una pagina Facebook Aziendale.

Lo scopo ultimo di un social network, e nello specifico il tuo nello gestire la tua pagina Facebook, è riuscire a connetterti al tuo Target attraverso le connessioni specifiche del network, ad esempio per quanto riguarda Facebook sono i Like (oppure i gruppi). Dovrai poi, gestire queste connessioni nel tempo, integrando ANCHE altri strumenti.

Alla luce di tutto ciò sarebbe molto più corretto parlare di
Social Media Management e non Social Media Marketing.

Il Social Media Marketing non esiste, esiste il Marketing che è una strategia mirata alla VENDITA, non alle condivisioni, ai like, alla visualizzazione etc. che online viene amplificato attraverso il (Web) Marketing.

FACEBOOK E I SOCIAL NETWORK SONO ESCLUSIVAMENTE UNO STRUMENTO AL SERVIZIO DELLA STRATEGIA, MAI E POI MAI IL CONTRARIO.

Detto ciò entriamo subito nel concreto ed eccoti qualche piccola dritta.

Ricapitolando la prima parte:

L’analisi dei bisogni e delle problematiche del tuo pubblico di riferimento (potenziali clienti) è SEMPRE IL PUNTO DI PARTENZA (almeno dovrebbe esserlo), prima di OGNI strategia e prima di ogni investimento.

Esistono strumenti che ti permettono di sapere come si sviluppano le ricerche dei tuoi potenziali clienti intorno al tuo settore di riferimento, e quali argomenti, domande, dubbi, richieste, fanno per risolvere i loro problemi o soddisfare i loro bisogni.

Entrare in possesso di queste informazioni ti permette di:

1. Sapere che tipo di contenuti produrre;

2. Sapere che tipo di offerte proporre al mercato;

3. Sapere che quale strategia comunicativa utilizzare.

Le pagine Facebook assomigliano sempre più e a tutti gli effetti a dei siti web. E come tali andrebbero utilizzati e configurati.

Per cortesia e per favore compila ogni caspita di campo che la pagina richiede, anche se non obbligatorio. Per te potrebbe sembrare un’informazione inutile, ma per il tuo cliente probabilmente no!

“Se non lo dici, il cliente non può saperlo”.

Mi ritrovo puntualmente davanti a pagine Facebook compilate e organizzate a metà e senza senso. Senza informazioni, senza motivazioni valide di connessione, contatto o di richiesta informazioni e dove la bacheca è piena di post fatti a casaccio.

Anche sotto il punto di vista grafico non devi inventarti nulla di trascendentale.

Osserva la tua pagina Facebook con gli occhi di un tuo potenziale cliente:

  • ti ispira fiducia?
  • si capisce subito che cosa offri/vendi?
  • le tue offerte e i tuoi contenuti sono chiari?
  • si capisce subito di cosa parli?
  • riesco a mettermi velocemente in contatto con te/prenotare/contattarti/ect?
  • i contenuti grafici sono leggibili facilmente e SOPRATTUTTO da mobile?
  • la foto profilo permette facilmente il riconoscimento della tua azienda/attività/brand/marchio?

Tracciamento e misurazione: il Pixel di Facebook.

Il Pixel è uno strumento messo a disposizione da Facebook stesso gratuitamente!

È uno strumento potentissimo che ti consente di tracciare il comportamento degli utenti che interagiscono con la tua pagina o con i tuoi contenuti, sia su Facebook sia sul tuo sito web.

Attivarlo è un gioco da ragazzi, configurarlo per un sito web un po’ meno, e quindi ti consiglio di avvalerti di una mano esperta.

Quali informazioni puoi avere grazie al Pixel di Facebook? Eccone solo alcune:

  1. Quanta persone interagiscono con la tua pagina o con i tuoi contenuti, anche se non mettono mi piace, commentano o condividono.
  2. Quante persone hanno interagito con la tua pagina o contenuti mettendo mi piace, commentando o condividendo.
  3. Quante persone hanno compiuto un’azione specifica.
  4. Per quanto tempo le persone guardano i tuoi video.
  5. Persone che hanno salvato i tuoi contenuti.
  6. Persone che hanno visitato una o più volte il tuo sito web o pagine specifiche dello stesso.
  7. Attribuire a una specifica sponsorizzata il successo di una conversione: contatto, messaggio, richiesta di offerta, acquisto etc.

Perché sono importanti queste informazioni?

  • Ti consentono di capire se alle persone piacciono i tuoi contenuti NONOSTANTE magari non si “espongono” con i “mi piace, i commenti o le condivisioni”.
  • Ti consentono di sapere qual è la dimensione del tuo pubblico migliore, cioè quello che ti segue e che è interessato a ciò che pubblichi.
  • Ti consentono di dirottare i contenuti commerciali su quel pubblico che ti segue maggiormente e che quindi è più sensibile alle tue proposte.
  • Ti consentono di potenziare i budget pubblicitiari su una o più specifiche sponsorizzate in quanto hai avuto modo di constatare che portano a più conversioni.
  • Ti saranno preziosissime più avanti al punto che ti spiego tra qualche riga…

Come fai a sapere se la tua agenzia web/creativa/fotonica ti ha attivato il pixel di Facebook e sta tracciando il comportamento dei tuoi utenti migliori?

È semplicissimo, segui le istruzioni a questo link: http://bit.ly/verificapixel

Se la tua agenzia o il tuo “social media coso” non ha provveduto ad attivare e configurare il tuo Pixel… bé… brutta, bruttissima notizia per te.

Strategia di Content Marketing: i contenuti della tua pagina.

Grazie alla prima fase (analisi pubblico) ora sai di che tipo di informazioni i tuoi potenziali clienti hanno bisogno.

Ogni quanto devo pubblicare?

E io che cosa ne so!!! Nessuno al mondo ha questa risposta e chiunque l’abbia è palesemente un buffone. Anche se nell’ultimo aggiornamento il caro Mark suggerisce di pubblicare frequentemente, io sono convinto di 3 cose:

1. Che se una persone è realmente interessata ai miei contenuti, attiverà le notifiche per essere avvisata a ogni mia pubblicazione, oppure tornerà sulla mia pagina con una certa frequenza. In alternativa nessuno aspetta con ansia il prossimo contenuto di un brand. 

2. Che se non ho nulla da dire, e quindi pubblicare, è meglio stare in silenzio piuttosto che condividere un contenuto di poco valore al solo fine di riempire la bacheca.

3. Col tempo e solo dopo essersi davvero impegnati, saranno gli utenti stessi a chiedere quanto, quando e come ricevere aggiornamenti da parte nostra

Che tipo di linguaggio devo utilizzare? Devo dare del tu o del lei?

A meno che tu non sia:

  • CocaCola
  • Mercedes
  • Mediaset
  • o aziende di un certo livello

(eppure ultimamente neanche loro utilizzano più “l’aziendalese”) devi dare del tu… PUNTO.

Devi utilizzare un tono comunicativo congruente all’archetipo del tuo Brand, NON formale ma come se stessi parlando con uno dei tuoi migliori amici: che cos’è in fondo un cliente che ti dà i suoi soldi!

Devi abbassare il più possibile la soglia del linguaggio in modo tale che il tuo interlocutore non si senta un imbecille.

Non utilizzare termini astrusi del tuo settore a meno che tu non ti rivolga a un pubblico di tecnici. Ad ogni modo utilizza sii chiaro e preciso!

Riesci a spiegare ciò che fai come se il tuo pubblico fosse composto da bambini di cinque anni?

Ricordati bene: raramente il nostro linguaggio “aziendale” corrisponde a quello dei nostri potenziali clienti!

Le critiche vanno cancellate?

No, nella maniera più assoluta!

Alle critiche dobbiamo sempre rispondere in modo tale che la conversazione che si viene a creare sia costruttiva per tutti i lettori, oltre ad anticipare le probabili obiezioni di altri utenti.

Ben inteso che, se la critica dovesse trasformarsi in offesa, abbiamo il sacrosanto diritto di bannare l’utente e cancellare il suo post offensivo.

Ma, se hai paura delle critiche e se soprattutto corrispondono a verità, l’imprenditoria caro mio non fa per te!

Utilizza le critiche costruttive SEMPRE a tuo vantaggio, soprattutto per migliorarti sempre più.

Che tipo di contenuti devo pubblicare?

È l’analisi che detta le regole della strategia comunicativa: concentrati sulla comprensione del tuo pubblico di riferimento e che desideri raggiungere. Cerca di impegnarti (ancora) nello studio del processo di acquisto del tuo target poiché è da quei risultati che evincerai la tipologia dei contenuti da sviluppare.

Ottimizza questi contenuti per l’esperienza da cellulare.

Cerca di essere tempestivo, di costruire credibilità, pertinenza e fiducia con il tuo pubblico e di NON generare mai e poi mai spam!

I tuoi contenuti dovranno essere sempre accurati e autentici… ergo, NON copiare!

Esempio di contenuti ammessi:

  • casi di successo o di studio
  • mostrare la metodologia/processo di lavoro/produzione/erogazione servizio
  • utilizzare un episodio reale quotidiano e trasformarlo in un contenuto rilevante per i tuoi utenti
  • le recensioni positive ricevute
  • guide/tutorial/come risolvere/come fare per
  • momenti di vita aziendali
  • giornali o personaggi famosi che menzionano te o la tua azienda
  • etc.

Soprattutto ricordati: nei tuoi contenuti, in tutti i tuoi contenuti, dev’essere rimarcato sotto più salse, il tuo posizionamento di mercato, e cioè tutte quelle caratteristiche che ti differenziano dalla tua concorrenza.

Tutto il resto è inutile tanto quanto il post di AUGURI dei giorni festivi!

Cosa NON devi fare assolutamente o NON devi pubblicare?

  • Non pubblicare news o novità del settore senza aver aggiunto una tua considerazione o riflessione a riguardo: a meno che tu non sia una testata giornalistica di riferimento! Ricordati che esistono canali appositi per la fruizione di questo tipo di contenuti.
  • Post che utilizzano la tecnica dell’acchiappa clic.
  • Post che rimandano fuori Facebook (a meno che non sia il tuo sito o il tuo blog) su altre piattaforme o siti web e che soprattutto possano far vivere al tuo utente una pessima esperienza di navigazione (es. pieni zeppi di annunci pubblicitari, popup che si aprono all’improvviso e ripetutamente, non ottimizzati per cellulari etc.).
  • Post con contenuti ingannevoli fuorviando così gli utenti verso azioni fastidiose.
  • Fare post taggando “milamile” persone (è fastidiosissimo!).
  • Fare un post con “milamila” hashtag (sono illeggibili!).
  • Invitare amici e conoscenti a mettere mi piace alla pagina, a meno che non rappresentino comunque potenziali acquirenti.

Consigli su come ottimizzare un post?

Le persone in genere NON amano perdere tempo in attività “non programmate” di loro iniziativa, soprattutto quando devono:

  • Ottenere un’informazione;
  • “Cazzeggiare” su Facebook.

Quindi se tanto devi “obbligarle” a leggere un tuo contenuto, che almeno capiscano nell’immediato quali benefici otterranno nell impiegare il loro tempo a leggerlo.

Perciò cerca sempre di configurare un post in questa maniera e in quest’ordine:

  1. Titolo argomento tra parentesi o simboli (quelle che vuoi);
  2. Testo dell’ergomento;
  3. Chiamata all’azione, invita i tuoi utenti a compiere un’azione.

Approfondiremo in altri articoli questo aspetto.

Chi deve gestire la tua pagina facebook, un’agenzia o tu personalmente?

Dipende dai casi.

Ad esempio io di solito NON gestisco quasi mai le pagine Facebook dei miei clienti (nemmeno attraverso la mia Azienda) poiché il più delle volte, per i clienti appunto, rappresenterebbe una spesa inutile. Piuttosto preferisco insegnargli come si fa.

Diverso è per la gestione delle Campagne Facebook Ads, cioè le sponsorizzate, a tutti gli effetti più complicate e dove sono necessarie competenze specifiche.

Che tipo di sponsorizzate devo fare?

Ancora una volta dipende dal processo di acquisto del tuo Target e dai tuoi obiettivi di business. 

Facciamo alcuni esempi:

a. Se hai aperto da poco un’attività immoble (ristorante, bar, negozio etc.) e vuoi farlo sapere a quanta più gente possibile, puoi fare una sponsorizzata con obiettivo copertura informando le persone di questa novità.

b. Se hai un’attività immobile e vuoi aumentare l’afflusso di clienti all’interno del tuo negozio, puoi fare una sponsorizzata con obiettivo traffico al punto vendita informando le persone di un’importante promozione, scontistica, nuovo menu etc.

c. Se vuoi aumentare il traffico verso il tuo sito o e-commerce puoi fare una sponsorizzata con obiettivo traffico.

d. Se vuoi aumentare le conversioni sul tuo sito o sul tuo e-commerce puoi fare una sponsorizzata con obiettivo conversioni.

Ad ogni modo e soprattutto se sei all’inizio inizio il consiglio è sempre di:

  1. Accrescere la community;
  2. Convertire la community in clienti paganti;
  3. Restare in contatto con la community per informarla, fidelizzarla e spingerla al ri acquisto, al passaparola e al rilascio di testimonianze o recensioni.

Misurazione e andamento della pagina: gli Insights.

Gli Insigghts sono le statistiche riguardo le performance dei tuoi contenuti e il comportamento degli utenti raggiunti. Grazie a queste statistiche potrai conoscere l’andamento della tua pagina e sapere se la tua strategia comunicativa sta funzionando, e cioè se il numero della community cresce, se le interazioni aumentano, se i fan si convertono in clienti paganti.

Grazie a queste informazioni puoi finalmente affinare la tua strategia su Facebook, le tue campagne a pagamento nonché i tuoi contenuti. Non solo. Puoi affinare anche il Target.

Come?

Grazie all’attivazione del pixel di Facebook infatti puoi creare dei tipi di pubblici, cioè persone specifiche a cui rivolgerti per i tuoi contenuti, che potrebbero essere più attive nell’interagire con gli stessi e di conseguenza più propensi ad acquistare da te. Cosa intendo dire? In assenza di pubblici creati ad hoc, quando fai una sponsorizzata, ti occupi di inserire manualmente interessi e dati demografici. Grazie al pixel invece, avendo la possibilità di tracciare gli utenti sulla tua pagina o sul tuo sito, puoi creare segmenti di persone affini per comportamento.

Quindi, se hai un e-commerce e c’è gente che acquista puoi chiedere a Facebook di intercettare persone simili – e cioé gente più propensa all’acquisto – senza che sia tu ad inserire manualmete caratteristiche sul target da intercettare.

«Dai la cera, togli la cera… »

Nel Marketing NON esistono verità assolute.

Ogni teoria, tecnica, tattica o strumento, va contestualizzato e testato in base al proprio mercato di riferimento e soprattutto nel contesto demografico e culturale in cui ci si trova a competere.

Quindi inizia mettendo degli elementi, misura e analizza in seguito e alla fine togli quello che non funziona.

Ripeti il ciclo da capo.

Proprio per questo ti prego di prendere SEMPRE questi miei preziosissimi consigli – frutto di anni e anni di errori e piccoli successi – con le pinze e testarli sulla tua attività. Ma, in sostanza, questo è il ciclo perfetto di una gestione efficace di una pagina facebook.

Può bastare solo questo?

Probabilmente No.

Ma sono più che sicuro che nel caso di piccole attività o soprattutto di attività immobili (attività con un punto vendita fisico per intenderci) siano più che sufficienti per ottenere già risultati importanti.

Roccia!

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Angelo Loizzo

Angelo Loizzo

Sono un consulente di Marketing.
Aiuto startupper, freelancer e piccoli imprenditori a ottenere risultati concreti di Business tramite il mio Metodo di Marketing.

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